Scartando il pattume dei palinsesti televisivi, proviamo ad estrarre quel poco che rimane di positivo ricostruendo così, un percorso di analisi critica dello stato dell'informazione nel nostro paese con un occhio di riguardo ai poteri, spesso occulti, che quotidianamente cercano di controllarlo.

mercoledì 31 marzo 2010

Il boom del “Movimento Cinque Stelle” alle elezioni regionali


Quasi mezzo milione di italiani ha votato nelle elezioni regionali per il “Movimento Cinque Stelle” lanciato da Beppe Grillo. Nessun sondaggio aveva previsto così alte percentuali, specie perchè il partito era presente in soli cinque regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Campania).
Un risultato che rafforzi la politica e i discorsi del genovese che già ambisce ad un risultato maggiore alle prossime elezioni politiche.
A chi parla di un voto di protesta Beppe Grillo risponde: Assolutamente no, no, no. “Protesta” non è l’espressione giusta. La nostra è una rivoluzione che parte dalla Rete. Ma loro non capiscono. Sono i rappresentanti di persone che non li vogliono più.
Del successo in Emilia Romagna poi, che gli ha destinato il 6% dei voti ribatte: Lì eravamo molto più sviluppati. Abbiamo consiglieri comunali a Reggio, Cesena, Modena, Bologna. In Piemonte Mercedes Bresso vi addita come la causa della sua sconfitta. Ma lei, poverina, è una signora che parla ad esempio di bruciare i boschi per fare biomassa. I suoi sono deliri…
Ma non manca di parlare anche del partito democratico e Italia dei Valori:
Bersani è un povero signore che fa da tappetino a D’Alema e che delira. Vanno davanti ai cancelli della Fiat alle sei del mattino: sono veramente dei signori anziani patetici.
Il progetto di Di Pietro, glielo abbiamo fatto noi. Lui è nato dalla Rete seguendo quello che scrivevamo noi sul blog. Prima della Rete aveva metà dei voti, poi ha viaggiato sulle nostre idee. Almeno questo ce lo deve. La Rete ha mandato sia Sonia Alfano che Luigi De Magistris in Europa (eletti da indipendenti nelle liste Idv, ndr). Come fa Di Pietro a dire che lui adesso ha un piano di governo e noi no? Lui è una persona perbene, ma noi non abbiamo niente da condividere con un progetto politico come il suo, dall’alto. Perché il nostro parte dal basso.

Si intuisce quindi l’idea di continuare una strada solitaria, senza inserimenti in nessuna grande coalizione. Ora forte dei numeri dalla loro parte.

Scimmie Metropolitane - Boo Boo Vibration

La Boo Vibration racconta una verità scomoda. Attraverso gli anni ha conosciuto l’amicizia e l’amore più di quanti ne cantano a scuarciagola le atroci sofferenze per amor di pubblico. La musica si fa esperienza diretta sulla pelle, si trasforma in sorrisi e occhi che cercano di capire. È magia. È vita. Soprattutto, però, è verità. Appena messo piede nel terzo millennio le Scimmie Metropolitane sono ormai pronte per fronteggiare il piede stritolatore del falso progresso che invade le loro vite . Hanno cercato in ogni luogo i loro simili e spesso si sono fatti carico delle loro ruvide esistenze portando avanti l’unico ideale che oggi, in questi grigi anni ha senso: resistere. Nuovi suoni, nuove ritmiche, testi che giocano con la realtà, parlano di realtà. Come sempre. Il reggae prende vita e non resta imbrigliato nella trappola degli stereotipi, anche del genere.

“In principio era il reggae…”
Poi giunsero dub, pop, elettronica e dancehall.
Si arriva così a “Scimmie Metropolitane”,
secondo album dei bolognesi Boo Boo Vibration.
Un nuovo modo di pensare il reggae articolato in un unico disco,
che vede come ospiti la sezione fiati e il batterista
degli Aretuska di Roy Paci,
il rapper svedese Promoe dei Looptroop
e il noto beat-maker Leg-No.

www.booboovibration.it