Scartando il pattume dei palinsesti televisivi, proviamo ad estrarre quel poco che rimane di positivo ricostruendo così, un percorso di analisi critica dello stato dell'informazione nel nostro paese con un occhio di riguardo ai poteri, spesso occulti, che quotidianamente cercano di controllarlo.

giovedì 3 dicembre 2009

"Meglio il sole del Nucleare"


«Nucleare? No grazie. C’è tanta incertezza su come verrano smaltite le scorie e prima che gli impianti nucleari possano funzionare a pieno dovranno passare 10 anni. Poi, cosa più rilevante, quattro o otto centrali sono una rondine a primavera: non risolvono nulla ». La “secca” bocciatura al nucleare in Italia arriva dal Nobel per la fisica Carlo Rubbia in un’intervista rilasciata a “Repubblica.it”. A Roma per una conferenza su materia ed energia in occasione della mostra "Astri e Particelle", il fisico ha specificato: «Inutile insistere su una tecnologia che crea solo problemi e ha bisogno di troppo tempo per dare risultati. In Italia si sta commettendo un errore». Poi ha spostato l’attenzione sull’energia solare, che a suo giudizio è l’unica via che l’Italia può intraprendere per avere un po’ di autonomia energetica con buoni risultati. «Il solare termodinamico cresce del 40% all’anno a tutte le latitudini: paesi come Usa, Germania, Spagna ma anche Cina e India stanno traendo benefici dagli investimenti fatti in questo settore». Ciò perché il solare ha superato diversi problemi tecnici. «Grazie ai sali fusi al posto dell’acqua si cattura l’energia durante le ore di sole ma il rilascio può avvenire successivamente. L’accumulo quindi non è più un problema. L’Italia a Priolo ha la prima centrale: ormai è pronta»

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