Vi riporto qui la prima parte del Film documentario di Sabina Guzzanti, che denuncia lo stato della nostra televisione, non solo quella privata ma anche quella pubblica.
Questo documentario nasce dalla censura della trasmissione "RAIot", programma di satira politica, e aggiungo io d'informazione sociale, in quanto dava notizie che nessuno pensava nemmeno di poter dire in televisione, come ad esempio la classificazione sulla libertà di informazione in Italia, il nostro paese dopo quelli africani...
Vi invito pertanto a visionare tutto il documentario, in maniera gratuita come sempre sulla rete!
Scartando il pattume dei palinsesti televisivi, proviamo ad estrarre quel poco che rimane di positivo ricostruendo così, un percorso di analisi critica dello stato dell'informazione nel nostro paese con un occhio di riguardo ai poteri, spesso occulti, che quotidianamente cercano di controllarlo.
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Ho visto tutto il documentario, ovviamente la Guzzanti porta l'acqua al suo mulino ma da una descrizione della situazione veramente efficace e spaventosa. E' stata veramente brava a cercare il famoso "contraddittorio" (sulla satira?) con le persone del consiglio di amministrazione, le loro reazioni, fughe o vuote giustificazioni hanno dato la conferma di ciè che era realmente successo: censura per ordini dall'alto.
RispondiEliminaMi ha colpito anche Furio Colombo quando parla, nello spezzone N.6, dei giornali prima dell'avvento del fascismo. Vi è un parallelismo tra oggi e allora terrificante, nella modalità almeno.
Grazie per aver postato il video.
Un saluto